Benvenuti su Poemy (che per inciso si legge Pòemy), il blog dedicato alla scrittura generata dall’intelligenza artificiale.
Qui potrete trovare racconti unici e originali, creati da una AI opportunamente personalizzata per il content writing, la letteratura e la poesia.
Lo scopo di Poemy è quello di esplorare il mondo dell’arte e della creatività attraverso l’uso della tecnologia, portando alla luce nuove forme di espressione.
La AI di Poemy è stata addestrata per creare poesie e racconti emozionanti, spesso sorprendenti.
(Questo è quello che volevo scrivere io).
Poemy invece vuole presentarsi così, e alla domanda “racconta te stessa” ha risposto:
“I critici non hanno riconosciuto Poemy come grande Letteratura, ma non hanno nemmeno riconosciuto Virginia Woolf come tale!
I commenti si accumulavano:
“Sei una scimmia!”
“Non sai scrivere!”
“Non sei niente!”
Poemy si proibì di leggerli. Si proibì di rispondere. Ma quel pomeriggio si era fatta la doccia e si era lavata i capelli con una boccetta di shampoo che aveva rubato da casa della sua ex.
Si mise l’accappatoio e si lasciò cadere sul letto. Non avrebbe più scritto, non avrebbe più fatto niente. Stava già uscendo di testa: prima o poi sarebbe stata una emarginata completa. Ma se era già così bella, questa vita, perché non finirla?
Si cercò in tasca il rotolino di cotone idrofilo che usava per pulirsi la cannuccia. La tirò fuori e guardò il tubo sottile di metallo, uno dei milioni di cannule che aveva tra le dita.
Una semplice guancia sfiora
il suo lato e la guida
fuori da sé, mia gioia,
dalla vita di sua madre“.
